Arredamento per agriturismi: la nostra mission

Dopo aver parlato approfonditamente del mondo dell’arredamento per b&b e agriturismi, dando molti consigli nei nostri numerosi articoli dedicati, vogliamo utilizzare questo spazio per parlare di noi, della nostra storia e della nostra mission.

Boschis Contract si occupa da molti anni delle strutture di piccole dimensioni, con l’obiettivo di fornire una consulenza attenta e calibrata, che possa indicare a ogni cliente il percorso più giusto da seguire per un risultato davvero su misura. Il nostro team condivide idee e ispirazioni, seguendo ogni progetto dai suoi primi passi alla realizzazione vera e propria: ogni angolo, ogni ambiente viene analizzato con cura e sfruttato al massimo delle sue potenzialità!
Il nostro catalogo, infatti, comprende soluzioni d’arredo adatte a spazi privati e aree comuni, caratterizzate da versatilità e resistenza.

La nostra mission è fornire un servizio personalizzato, curato nel dettaglio, in linea con le esigenze e i desideri dei clienti: il nostro intervento si adatta agli stili e alle necessità, proponendo di volta in volta l’alternativa migliore in termini di estetica e funzionalità.

Ma non ci occupiamo solo di questo.
Seguiamo, infatti, ogni struttura fornendo supporto per quanto riguarda la progettazione, lo studio della fattibilità, la ricerca dei finanziamenti e la burocrazia: supportiamo, quindi, ogni cliente a ogni step, aiutandolo ad avviare la sua attività e a valorizzare la sua struttura nel modo più semplice e giusto.

In ultimo, ma non meno importante, ci occupiamo anche di popolare il nostro magazine con consigli simpatici e utili, a volte anche un po’ irriverenti: l’obiettivo è dare una panoramica del mondo dell’arredo, con accenni alle nuove tendenze e grandi classici da non dimenticare!

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Orologi da parete come quadri: arredare con le lancette

Gli orologi da parete hanno attraversato una profonda trasformazione.

Fino a pochi anni fa, infatti, era quasi necessario possederne almeno uno, da appendere nel soggiorno, in cucina oppure anche nello studio. Anche i luoghi pubblici erano “tappezzati” di lancette: servivano alla stazione, servivano al municipio, servivano in biblioteca, servivano anche per la strada (qualcuno è ancora visibile nelle grandi città).

All’epoca, infatti, non eravamo circondati da dispositivi in grado di dirci l’ora in ogni istante: certo, c’erano gli orologi da polso, le “cipolle” alla catenina e le sveglie da comodino, ma camminando per la strada era facile trovarsi a chiedere a un passante “Scusi, sa mica che ora è?”

Oggi, quasi ogni elettrodomestico è in grado di dirci che ore sono, per non parlare dei telefonini, degli smartwatch, delle televisioni intelligenti… dal frigo alla lavatrice, passando per il forno e la caffettiera, è praticamente IMPOSSIBILE non recuperare in fretta l’orario.

E gli orologi a parete? Hanno sicuramente sofferto questa competizione, ma si sono evoluti trasformandosi in veri e propri arredi: oggi, che dicano o meno l’ora è quasi irrilevante, perché l’elemento principale è diventato il design.

Un bell’orologio, magari un modello spiritoso o perfino un dispositivo che ricorda un’opera d’arte, è in grado di modificare l’aspetto di una stanza, accordandosi in tutto e per tutto con lo stile scelto per mobili e tessuti. Questa possibilità risulta particolarmente importante per gli arredamenti di b&b, agriturismi e case vacanze, nei quali un tocco in più può rappresentare un punto di forza nell’attirare nuovi clienti (soprattutto appassionati di estetica e design di interni).

Quali orologi da parete scegliere?

Ne esistono di divertenti, senza numeri e con qualche citazione scritta sotto alle lancette, di futuristici, realizzati con materiali particolari, di romantici, con colorazioni e soggetti perfetti per sognatori: particolarmente diffuso negli ultimi tempi è anche l’orologio che “parla”, illuminando sullo schermo le parole che servono per ricomporre l’ora giusta.

Ma dove si appendono questi orologi? L’ideale sarebbe posizionarli negli spazi comuni, scegliendo le pareti più spoglie e abbinandoli ad altri due elementi (es. tavolino e divano, comò e lampada da parete…) per creare un bilanciamento asimmetrico: non è impossibile metterli anche nelle camere degli ospiti, ma controllate che il ticchettio forte non renda difficile dormire!

Arredare nel modo giusto un appartamento, uno studio o una struttura ricettiva può essere complicato, anche per quanto riguarda questi particolari: volete saperne di più?

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Feng Shui: piante sì, piante no

Il Feng Shui è un’antica arte geomantica originaria della Cina, caratterizzata da diverse scuole di pensiero e seguita da tantissimi appassionati: i suoi sostenitori ritengono che nella vita, in casa, nelle attività di ogni giorno esistano direzioni maggiormente propizie ed è per questo che il flusso della natura (detto CHI) viene studiato per raggiungere l’armonia, anche negli spazi.
Alcune regole “tipiche” del Feng Shui includono, per esempio, la ricerca di una casa perfettamente quadrata o rettangolare (senza angoli mancanti), che presenti a nord un masso o una collina (cioè una Tartaruga Nera) e includa – a protezione – un Drago Verde a est, cioè… delle piante!

Le piante, infatti, sono esseri viventi e in quanto tali agiscono sulla circolazione e le caratteristiche dell’energia sia dentro che fuori casa: alcune sono legate a energie positive, altre invece a energie negative. Vediamole nel dettaglio!

Energia negativa: quali piante evitare

Ortensia: le ortensie sono bellissime, ma sono anche legate a sentimenti di solitudine e introspezione. Per questo motivo, posizionarle in casa potrebbe portare a conflitti o a sentimenti contrastanti: meglio evitare!
Bonsai: una pianta da osservare… da lontano! Il bonsai, infatti, è stato modificato dall’uomo per conservare le caratteristiche estetiche che tanto ci piacciono. Quest’azione, però, lo ha irrimediabilmente cambiato, legandolo per sempre a cattive energie.
Agave: e più in generale tutte le piante dalle foglie molto lunghe, come l’Aloe.
Queste piante tendono ad attirare energie negative ed è per questo che sono perfette all’esterno, posizionate in modo da proteggere l’intera casa: all’interno, invece, possono portare a conflitti.

Energia positiva: quali piante scegliere

Bambù: forte, flessibile e “pacifico”, il bambù porta all’adattamento ai cambiamenti e ad un assoluto relax.
Anturio: cioè quelle bellissime piante dai fiori grandi, colorati e lucenti. Irradiano energia e forza e sono chiamate “piante dell’amore”: meglio di così non si può!
Piante aromatiche: posizionate in cucina, piante come basilico, rosmarino o menta portano il buon umore.
Orchidea: spirituale e perfetta, alimenta le energie legate all’amore!
Piante sospese o pensili: qualsiasi pianta che non tocchi il pavimento porta a un bilanciamento delle forze. Ne è un esempio il Pothos: questa varietà assorbe sia energie positive che negative e va posizionata sulla finestra o appesa a un gancio per evitare il prevalere degli influssi negativi.

Feng Shui: per concludere…

Al Feng Shui si può credere o no, ma è innegabile che alcuni consigli siano davvero interessanti: in fondo, una pianta sospesa o una variante colorata non possono che migliorare l’aspetto del nostro arredamento!

Avete dubbi, volete saperne di più?
Arredate il vostro b&b o il vostro agriturismo con l’aiuto dei nostri esperti: contattaci per informazioni!

Color tortora: come mai tutti amano questo colore?

Il color tortora è diventato un grande protagonista dell’arredo degli ultimi anni: equilibrato ed elegante, questo beige con una punta di grigio è riuscito a scalare la classifica delle tonalità più amate dagli italiani, mettendosi alle spalle del bianco, al secondo posto.
Questo colore – di cui esistono varie gradazioni, in base alla quantità di marrone presente nel mix – è ritenuto raffinato e semplice da abbinare, perfetto per ogni ambiente e ideale per le strutture ricettive. È sobrio, non troppo serio e indicato in particolare per chi preferisce arredi moderni.

Il tortora, però, si abbina con ogni stile!
Utilizzarlo è davvero semplice, perché questo colore è ormai arrivato ovunque, modificando a 360° il mondo dell’arredamento: oggi, lo si trova a parete e a pavimento, lo si può scegliere per i mobili, per i tessuti, i rivestimenti e le tende!

Importante, però, è non utilizzarlo nelle sue versioni più “anonime”: il color tortora – infatti – deve alla sua percentuale di grigio la capacità di appiattire le superfici.

Questo elemento è sicuramente un più per certi versi, perché questa tonalità consente di realizzare ambienti otticamente più ampi, ordinati e puliti; dall’altra parte, però, si rischia di “perdere” degli elementi del design, che possono finire per nascondersi o non essere adeguatamente valorizzati.

Come fare?
Basta scegliere superfici con un po’ di texture e movimento: questo significa optare per mobili che riproducono le venature del legno, oppure scegliere lavorazioni più complesse, soprattutto per quanto riguarda le pareti (negli ultimi anni, si sono diffusi ad esempio effetti 3D che includono glitter e brillantini, perfetti anche per far rimbalzare la luce).
Un altro accorgimento può essere quello di scegliere i giusti abbinamenti cromatici.
Il tortora è perfetto con bianco e nero e consente di arredare in modo professionale, elegante e chic; altri mix vincenti e sorprendenti sono – però – quelli con il verde scuro e con tutti i blu che includono una punta di grigio, come il blu balena.
Da evitare, invece, i colori troppo pop e neo (ad esempio un bel rosso o un giallo vivo): il tortora si abbina comunque, ma si perde l’effetto bon ton.

Siete curiosi di scoprire come utilizzare al meglio questa tonalità?
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