Elementi di arredo particolari: la scala a chiocciola

arredo di scale e corridoi

La scala a chiocciola – divertente e particolarissima – ha un’origine molto antica: nel Medioevo, questo tipo di collegamento veniva, infatti, utilizzato (spesso con misure mini e uno spazio vitale ridotto all’osso) per raggiungere la cima delle torri. Negli anni, la struttura di base della scala è rimasta sempre la stessa, ma a cambiare sono stati i metodi e i materiali impiegati per la sua realizzazione: dal semplice legno si è passati a vetro, metallo, cemento e anche marmo, con la creazione di soluzioni non solo funzionali, ma anche eleganti e ricche di personalità.

La scala a chiocciola è un elemento tipico di edifici piuttosto grandi e non troppo recenti, come per esempio i casolari che possono essere riconvertiti a b&b o agriturismi: il loro sviluppo verticale consente di collegare ambienti diversi senza sacrificare troppo spazio e il loro aspetto – che può concordarsi semplicemente con qualsiasi stile – le rende ugualmente ideali per arredi moderni o vintage.

Per questo motivo, questa struttura non deve solo essere curata dal punto di vista dell’utilità, con manutenzioni periodiche e controlli sulla tenuta, ma deve essere gestita al dettaglio anche per quanto riguarda il lato estetico, perché – con le sue ringhiere lavorate e gli scalini asimmetrici – è un vero e proprio elemento di arredo indipendente, che può trasformare l’aspetto di ogni camera!

Scala a chiocciola classica o elicoidale: una scelta accurata

Che si tratti di una scala a chiocciola classica o della sua versione moderna elicoidale (un’elica – come dice il nome – che si sviluppa intorno a un palo centrale, garantendo scalini più ampi e una salita più comoda), è necessario considerare ogni opzione per concordare al meglio il design di tutti gli elementi presenti. Questa operazione può rivelarsi un po’ complessa, soprattutto se si desidera far convivere stili leggermente diversi o creare un effetto finale davvero originale.
La soluzione è far riferimento a professionisti dell’arredo!

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Arredamento Total White: perché sceglierlo?

L’arredamento total white è sicuramente impegnativo.
Quando si parla, infatti, di un design interamente bianco, si includono non solo gli arredi, ma anche le rifiniture e i rivestimenti: in poche parole, ogni elemento utilizzato per realizzare un ambiente – grande o piccolo – va declinato usando solo questa tonalità di colore, eliminando lavorazioni, fantasie e abbinamenti diversi.

Il totale white, però, permette di fare affidamento su tanti punti di forza, qualità che quasi nessun altro colore può assicurare:

  1. esalta la luce naturale, permettendo un’illuminazione più efficace anche nelle stanze più piccole;
  2. dà un senso di ampiezza e ordine, ingannando l’occhio. Questo non significa che faccia magie, ma – con i giusti accorgimenti – può valorizzare anche gli arredi più ridotti;
  3. permette di giocare con tantissimi contrasti cromatici. Gli stessi abbinamenti si possono sicuramente fare anche con altre tonalità chiare (pensate allo champagne, nominato nell’articolo precedente), ma solo col bianco potremo sempre essere sicuri che il mix funzioni;
  4. trasmette un forte senso di pace e serenità. Il bianco non è una tonalità neon, non aggredisce l’occhio e garantisce sempre un risultato minimal ed elegante;
  5. consente di individuare al volo sporco e macchie (per questo motivo è praticamente perfetto per il bagno).

In poche parole, quindi, l’arredamento total white permette di giocare sul sicuro, creando ambienti comodi, rilassanti, ordinati e puliti: quattro aggettivi fondamentali per una struttura ricettiva!

Naturalmente, c’è anche il rovescio della medaglia.
Il bianco – infatti – se mal utilizzato può risultare un po’ freddo, quasi asettico: se dosato nel modo sbagliato o abbinato ad accessori non adatti, può trasmettere le sensazioni sbagliate, dando l’idea di un ambiente standard e poco personale.

È fondamentale, allora, progettare nel dettaglio l’arredo di ogni singola stanza, avendo cura di creare spazi originali e forniti di ogni comfort.
Avete timore di sbagliare?
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Tendenze d’arredo: i colori dell’anno 2020

Quella dei colori dell’anno è una discussione che ogni 12 mesi torna alla ribalta, coinvolgendo settori molto diversi fra loro: make up, moda, produzione di accessori personali, persino tinte per capelli… una volta scelta una tonalità, questa viene ripresa, adattata e interpretata in tanti modi diversi, arrivando in quasi tutte le case in una forma o nell’altra.
L’arredamento non fa eccezione, ma anzi ci permette di giocare moltissimo con colori e abbinamenti, aprendo un mondo di possibilità!

Nel 2020, i colori selezionati sono stati numerosi.
Alcuni li avrete sicuramente già visti, altri – invece – si preparano a invadere vetrine e abitazioni a partire dalla seconda parte dell’anno… vediamone cinque insieme!

  • Baby Blue: cioè un celeste pieno e fresco, allegro e versatile, praticamente perfetto per l’arredo del bagno, per quello delle camerette dei più piccoli e anche della cucina.
    Una tonalità sempre molto popolare, che rilassa e si accosta perfettamente con tanti altri colori, come il bianco, il blu e tante tinte pastello!
  • Neo Mint: cioè un verde menta brillante e delicato, che un po’ ricorda il salvia primaverile visto nei negozi fino a fine febbraio. È praticamente perfetto vicino al bianco e permette di realizzare arredi dallo stile vintage e raffinato.
  • Cloud Pink: il rosa tipico dei tramonti e delle albe, la sfumatura calda e piena che accompagna i movimenti del sole, quindi una tonalità profonda con tocchi di lilla ideale per camere da letto e salotti!
  • Giallo Mostarda: una variante scura, con punte di beige e di arancio, che può aiutarci a dare un tocco di colore inaspettato a studi e spazi comuni. Questo tipo di giallo, infatti, è l’ideale per divani, sedie rivestite, tavolini moderni e accessori che possono attirare l’attenzione, cambiando l’aspetto di ogni ambiente!
  • Champagne: un beigiolino chiaro, brillante, con una punta d’oro che non può che valorizzare qualsiasi tipo di arredo. Chiaro e versatile, infatti, si adatta a ogni stile, fa sembrare ogni spazio più grande e rende ancora più elegante arredi di ogni stile.

I colori dell’anno 2020, quindi, includono alternative originali e pop, tonalità sobrie e adatte a tutti, varianti romantiche ideali per tantissime strutture ricettive.
Le diverse possibilità disponibili si adattano, infatti, all’arredamento di b&b e agriturismi in modo perfetto, aiutandoci a creare spazi personalizzati in accordo fra loro!

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Come appendere i quadri?

Appendere i quadri nel modo giusto all’interno di un agriturismo o di un b&b può fare una grande differenza: una parete spoglia comunica tristezza e freddezza, mentre una parete troppo piena diventa soffocante. Il giusto mezzo valorizza l’arredamento e l’atmosfera, restituisce un clima familiare e permette di comunicare l’essenza della struttura.

Come si procede, allora?

Appendere i quadri non è impossibile!

Per appendere i quadri in modo armonioso bisogna tenere conto di alcuni elementi: il soggetto delle foto o delle riproduzioni, il materiale e il colore delle cornici, la pesantezza di queste ultime (cioè, il loro spessore e la loro “importanza” visiva), l’allineamento, le proporzioni e la simmetria.

Se già in casa non è consigliabile appendere un quadretto alla cieca, senza ragionare sul modo in cui ogni pezzo interagisce con lo spazio circostante, questo approccio è ancor più sbagliato per ambienti in cui soggiornano visitatori esterni: la confusione va evitata nel modo più assoluto!

Per rispettare la proporzione si può procedere in tre modi: si può ridisegnare la stanza su un foglio e provare a posizionare a matita i quadri, si può utilizzare il pavimento per allineare le cornici e poi guardarle dall’altro, si può – per i più tecnologici – fare una foto alla parete e modificarla al pc.
Poter visualizzare la sistemazione che preferiamo significa poter individuare elementi di disturbo e correggere l’arredo ancor prima di bucare la parete!

Come si procede

L’allineamento in fila è un grande classico, ma è indicato solo se si appendono quadri tutti delle stesse dimensioni; diversamente è consigliabile un po’ di disordine, senza mai eccedere!
L’idea non è quella di far “esplodere” i quadri sulla parete, ma di ricreare una figura geometrica (un quadrato o un rettangolo) posizionando cornici di diverse dimensioni vicine fra loro.
Un’ultima possibilità è poi quella della disposizione “a museo”, perfetta per quadri molto molto grandi: si sceglie una parete, si applica un sola cornice importante e poi la si illumina in modo adeguato. Si otterrà un effetto armonioso e di impatto!
In ultimo, le cornici vanno scelte il più possibile in accordo fra loro: se – però – si desidera appendere materiali e colori differenti, bisogna aggiungere anche elementi di separazione, perfetti per creare un nuovo equilibrio.

Appendere i quadri è divertente e permette di rendere ancora più bello anche l’arredamento scelto!
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