Scegliere le piastrelle correttamente è molto più importante di quanto si pensi.
Spesso tendiamo a guardare solo il prezzo tralasciando in realtà le caratteristiche principali che sono necessarie quando si voglia cambiare un qualsiasi rivestimento.
Sul mercato sono presenti innumerevoli varianti di colore e di disegni, dal mosaico alle maioliche, che ben si adattano a qualsiasi stile di arredamento. Se vogliamo guardare il lato tecnico però, dobbiamo affidarci ad una specifica tabella che suddivide le piastrelle per gradi di resistenza all’abrasione.
Questa scala di chiama “PEI” e classifica, da 1 a 5, il grado di deterioramento dello smalto esterno.
Questa valutazione è molto utile per capire se ci conviene acquistare un prodotto con punteggio minimo o massimo, a seconda degli usi che dobbiamo farne.
- Il grado 1 per esempio, sono prodotti destinati ad ambienti sottoposti ad un bassissimo grado di abrasione, come per esempio le camere da letto o i bagni.
- Il livello 2 si tiene sempre su un’abrasione molto bassa, quindi sono utili in qualsiasi camera in cui non ci siano agenti aggressivi.
- Il grado 3 invece è quello ideale per i rivestimenti della cucina, perché sono sottoposti a strofinamento frequente e sono intaccati dal calore e dal vapore.
- Il grado 4 riguarda piastrelle costrette a stress più elevati, e sono adatte per esempio alle cucine dei ristoranti.
- Il grado 5, cioè le pavimentazioni da esterni, che vengono usurate molto facilmente e devono resistere ad un traffico molto intenso.
Scegliere le piastrelle: design, colore, materiale
Una volta finito di scegliere le piastrelle, possiamo passare alla valutazione del design e del colore.
Se dobbiamo rivestire ambienti molto piccoli, le piastrelle di grande formato possono ingannare l’occhio e farci sembrare la stanza più grande. Anche la scelta di colori chiari permette di creare spazio.
La posa è anche molto importante: spesso per creare un ambiente di effetto si posano piastrelle quadrate in obliquo, questo però è consigliabile solo se non viviamo in mansarde o case dal soffitto molto basso. In questi casi è preferibile una posa lineare classica, con l’utilizzo di piastrelle molto sottili.
Anche il materiale con il quale vengono costruite è molto importante: esistono infatti mattonelle in cotto (che richiedono l’utilizzo di prodotti specifici per il lavaggio), in monocottura (prevede un unico passaggio in forno dopo la smaltatura, solitamente riguarda prodotti a basso costo) bicottura (prevede due passaggi, una cottura a biscotto e una seconda cottura dopo l’applicazione dello smalto) gres porcellanato in massa o in smalto, ideali perché hanno tasso bassissimo di assorbimento dell’umidità.
Negli ultimi anni va molto di moda il gres porcellanato simile ai listoni da parquet, una scelta perfetta perché da l’impressione di avere un pavimento in legno ma evita la difficile manutenzione e l’usura del legno!