Elementi di arredo particolari: la scala a chiocciola

arredo di scale e corridoi

La scala a chiocciola – divertente e particolarissima – ha un’origine molto antica: nel Medioevo, questo tipo di collegamento veniva, infatti, utilizzato (spesso con misure mini e uno spazio vitale ridotto all’osso) per raggiungere la cima delle torri. Negli anni, la struttura di base della scala è rimasta sempre la stessa, ma a cambiare sono stati i metodi e i materiali impiegati per la sua realizzazione: dal semplice legno si è passati a vetro, metallo, cemento e anche marmo, con la creazione di soluzioni non solo funzionali, ma anche eleganti e ricche di personalità.

La scala a chiocciola è un elemento tipico di edifici piuttosto grandi e non troppo recenti, come per esempio i casolari che possono essere riconvertiti a b&b o agriturismi: il loro sviluppo verticale consente di collegare ambienti diversi senza sacrificare troppo spazio e il loro aspetto – che può concordarsi semplicemente con qualsiasi stile – le rende ugualmente ideali per arredi moderni o vintage.

Per questo motivo, questa struttura non deve solo essere curata dal punto di vista dell’utilità, con manutenzioni periodiche e controlli sulla tenuta, ma deve essere gestita al dettaglio anche per quanto riguarda il lato estetico, perché – con le sue ringhiere lavorate e gli scalini asimmetrici – è un vero e proprio elemento di arredo indipendente, che può trasformare l’aspetto di ogni camera!

Scala a chiocciola classica o elicoidale: una scelta accurata

Che si tratti di una scala a chiocciola classica o della sua versione moderna elicoidale (un’elica – come dice il nome – che si sviluppa intorno a un palo centrale, garantendo scalini più ampi e una salita più comoda), è necessario considerare ogni opzione per concordare al meglio il design di tutti gli elementi presenti. Questa operazione può rivelarsi un po’ complessa, soprattutto se si desidera far convivere stili leggermente diversi o creare un effetto finale davvero originale.
La soluzione è far riferimento a professionisti dell’arredo!

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Carta Da Parati: Origini E Materiali

La carta da parati ha una origine molto antica.
Nel corso della storia, infatti, le case sono state spesso decorate con disegni ed espressioni artistiche, ma la carta vera e propria è giunta in Europa nel XII secolo.

In questo periodo, rotoli decorati venivano portati verso ovest dalla Cina per essere, poi, impiegati per adornare le pareti: la carta da parati per come la conosciamo noi iniziò a diffondersi, però, solo nel 1700, per poi attraversare un vero e proprio boom dal 1800, grazie alla produzione con tecniche industriali.

Da allora, la carta da parati si è evoluta ed è cambiata, adattandosi a strutture moderne e ad ambienti dallo spirito vintage: vediamo in quante varietà è possibile acquistarla!

Quante carte da parati esistono?

Iniziamo col dire che la carta da parati non è sempre prodotta utilizzando la carta.
I rotoli in cellulosa naturale venivano utilizzati molto nella metà del ‘900 – e infatti questa variante è presente in molte della case dei nostri nonni – ma nel tempo le cose sono decisamente cambiate.
Oggi, oltre all’alternativa classica, sono presenti modelli in:

  1. Vinile, quindi completati con un rivestimento in PVC che rende il rivestimento impermeabile, perfetto per cucina e bagno;
  2. TNT, quindi lino, seta, cotone o iuta applicati su calcestruzzo e cartongesso per un risultato bello da vedere e duraturo;
  3. Fliselina, ideale per mascherare le imperfezioni dei muri e per aggiungere un minimo isolamento acustico e termico.

Per quanto riguarda, invece, gli stili, è possibile individuare due correnti principali, una classica e una moderna. La prima è caratterizzata da geometrie e fantasie floreali, sofisticate ed eleganti; la seconda permette di personalizzare al massimo i soggetti, trasformando la carta da parati in una espressione unica, magari ispirata all’arte contemporanea.

La carta da parati, divertente e comoda, è perfetta sia in casa che all’interno di strutture ricettive come b&b e agriturismi: utilizzata nel modo giusto può valorizzare al meglio anche gli arredi!
Volete saperne di più? Contattate i nostri esperti per una consulenza su misura!

Parete vuota? Ecco come decorarla!

Una parete vuota trasmette irrimediabilmente freddezza, soprattutto se dipinta con dei colori molto chiari: un ampio spazio bianco, senza decorazioni, senza accessori, può sicuramente valorizzare un’idea di igiene e ordine, ma – dall’altro lato – può anche enfatizzare un carattere troppo austero, quasi distaccato. Questo effetto potrebbe non essere utile e indicato per strutture ricettive grandi e piccole: l’arredamento per b&b e agriturismi ideale e accogliente passa anche da questo aspetto!
Vediamo, allora, come abbellire una parete vuota con pochi e semplici gesti.

Parete vuota? 4 consigli!

  1. Utilizzare delle cornici.
    Non è fondamentale il soggetto di ogni quadro, quanto la sua armonia con lo spazio: è possibile, infatti, creare composizioni di cornici riproducendo forme geometriche, o anche dare libertà alla fantasia con soluzioni più particolari.
    Un esempio? Prendete tanti quadretti e appendeteli a un filo per stendere con delle mollette resistenti! L’effetto sarà gradevole e inaspettato, oltre che divertente e famigliare.
    Potete usare fotografie di panorami, ritratti del personale, ricordi condivisi dai visitatori nel corso degli anni, disegni, riproduzioni artistiche e poster: ogni soluzione è perfetta per aggiungere un tocco di colore!
  2. Spazio agli orologi.
    L’orologio alla parete è un grande classico, perché oltre a essere effettivamente utile permette – con tutte le sue rivisitazioni – di arredare una parete in modo semplice ed efficace! Esistono orologi per ogni stile e ogni tipo di design: vintage, industriali, pop, romantici, super tecnologici, coloratissimi o in bianco e nero… sul mercato c’è l’imbarazzo della scelta.
    Un’idea particolare? Prendete più orologi e appendeteli tutti alla stessa parete, avendo cura di abbinare in modo equilibrato forme, tonalità, stili e grandezze: dovrete solo assicurarvi di togliere le pile per non tenere tutti svegli col rumore delle lancette (in realtà oggi esistono tantissimi accessori silenziosissimi)!
  3. Aggiungere degli specchi un po’ strani.
    Cosa significa? Che forse è bene evitare modelli quadrati, rettangolari o tondi e preferire specchi più particolari, magari rombi, esagoni o pentagoni, preferibilmente senza cornice!
    Diventeranno oggetti di design impossibili da non notare e permetteranno di far rimbalzare ancora di più la luce, rendendo ogni spazio più luminoso e otticamente più grande!
  4. Applicare degli adesivi da parete.
    Quest’ultima soluzione non è adatta a tutti: in tanti temono di rovinare i muri attaccando degli stickers… in realtà sono disponibili anche online tantissime alternative poco aggressive sull’intonaco! Aggiungete una scritta evocativa, una citazione famosa, un personaggio divertente: basta un’unica applicazione per trasformare un ambiente!

Una parete vuota ci dà la possibilità di sfogare la creatività!
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Cuscini decorativi: come abbinarli a divani e arredi

Quello dei cuscini decorativi è un argomento decisamente controverso: c’è chi li adora e li posiziona praticamente ovunque (poltrone, letti, panche, contenitori…) e c’è chi li odia e non vuole nemmeno sentirne parlare. Come tutte le cose – per le strutture ricettive come per le abitazioni private – la verità e il gusto stanno nel mezzo: non è necessario riempire ogni spazio disponibile con un cuscino, ma è innegabile che questo accessorio così comodo e divertente possa valorizzare colori e arredo di ogni stanza. Basta non esagerare!
Ecco qualche indicazione per scegliere al meglio.

Cuscini decorativi: quanti utilizzarne?

Il numero ideale di cuscini decorativi da posizionare – preferibilmente su un divano, ma sono indicati anche per letti matrimoniali e singoli – è TRE.
Non è strettamente necessario utilizzare elementi delle stesse dimensioni o caratterizzati dalla stessa forma, anzi un mix di misure diverse permette di giocare con l’effetto finale, enfatizzando l’eleganza, la dinamicità o le fantasie.
Provate ad abbinare un cuscino grande rettangolare, un cuscino grande quadrato e uno quadrato più piccolo, o anche due cuscini quadrati di dimensioni simili e un cuscino molto più grande o molto più piccolo: posizionati nel modo giusto, questi pochi accessori vi aiuteranno a catturare l’occhio di chi guarda, creando armonia ed equilibrio.

Colori e fantasie

Un altro elemento da considerare – oltre a forma e dimensione – è sicuramente il colore.
Ogni tipo di arredamento ha caratteristiche precise ed è sempre possibile trovare cuscini che si accordino alla perfezione allo stile scelto. Qualche esempio?

  1. L’arredamento minimal nordico è tipicamente semplice e luminoso: include pochi elementi dai colori netti non troppo forti e si sviluppa con linee pulite ed armoniose. In questo caso, i cuscini ideali hanno colori pastello sobri ed eleganti, sono delicati e – in caso di fantasie – presentano pattern geometrici che ben si accostano ad arredi non troppo complessi.
  2. L’arredamento pop divertente (tipo jungle), invece, non ha paura di mixare colori e linee diverse, creando effetti forti e contrasti impossibili da ignorare: in questo caso, anche i cuscini richiedono COLORE e fantasie originali e un po’ pazze.
  3. Lo stile industriale si basa sulla convivenza di materiali diversi, come mattoni a vista, metallo e pelle: i cuscini non devono attirare troppo l’attenzione, ma devono presentare colori sobri (beige e grigio, per esempio) e poche stampe, preferibilmente limitate a scritte.
  4. Lo stile boho un po’ chic e romantico potrà fare affidamento su cuscini chiari, color pastello, magari caratterizzati da cuciture e lavorazioni sulla stoffa piuttosto che da fantasie e stampe: l’unico accorgimento sarà non esagerare, soprattutto considerato che tanti accessori tipici di questo tipo di arredo sono già molto ricchi.

Selezionare i cuscini decorativi può essere davvero divertente, una piccola impresa che ci dà la possibilità di scatenare la fantasia: accordarli al meglio a letti e divani, però, può essere più difficile.
Per risolvere ogni dubbio è sempre bene far riferimento a veri esperti del settore: contatta i nostri professionisti per una consulenza su misura!

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